Il certificato verde, comunemente chiamato “green pass”, attesta:

• l’avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 (al momento, la validità è dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale -quando sono previste 2 dosi- e di almeno nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale);
• la guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo);
• il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti.

La finalità del Certificato COVID digitale dell'UE sarà quella di facilitare la circolazione dei cittadini tra i diversi Paesi dell’Unione Europea, attraverso la definizione di criteri comuni tra i 27 Paesi e l’utilizzo di certificati interoperabili, che eviteranno periodi di quarantena o ulteriori test.
I certificati verdi Covid 19 rilasciati dall’Italia in ambito regionale sono validi solo sul territorio nazionale e fino all’entrata in vigore del Digital Green Certificate europeo; quest'ultimo sarà attivo dal 1 Luglio 2021 in tutti gli stati UE e avrà un QRcode che ne dimostra la validità, servendo a muoversi in Italia ma soprattutto più agevolmente all’interno dell’area Schengen nell'Unione Europea.
Il certificato verrà fornito digitalmente dalla struttura sanitaria o dal Servizio Sanitario Regionale di competenza, accessibile grazie alle proprie credenziali SPID sull'applicazione IMMUNI ed IO.
Il possesso di uno dei certificati non rappresenta un prerequisito per viaggiare, ma agevola gli spostamenti.

Siamo in attesa di conoscere dalle autorità le indicazioni su come il Green Pass potrà essere sfruttato dai passeggeri che ne saranno provvisti per garantire un viaggio più sicuro a bordo dei nostri mezzi.